EDIZIONE 2018
IL BASKET
Abbiamo trovato pane per i nostri denti. Abbiamo imparato che il basket americano è diverso dal nostro: più veloce e più fisico. Ma sicuramente non abbiamo sfigurato, anzi. Ci siamo confrontati in infiniti uno contro uno, li abbiamo battuti e siamo stati sconfitti. Ma ci siamo divertiti, tutti insieme. Noi e loro. Il camp tenuto da coach Shakey Rodriguez ci ha messo a confronto con un gioco che pensavamo di conoscere e che abbiamo apprezzato in una dimensione nuova e a noi sconosciuta. A viso aperto, così giocano gli americani e così abbiamo giocato noi.
HIGH SCHOOL
La Mater Academy è una high school uguale, in tutto e per tutto, a quelle che abbiamo sempre visto nei film o nelle serie. La mensa in mezzo a ragazzi e ragazze che aspettano il proprio turno con il vassoio in mano. Il campo da football su cui si allenano tutti e a tutte le ore. Le cheerleaders che provano i loro passi a pochi metri dagli atleti. La vetrina con i trofei vinti dalla scuola e le fontanelle per l’acqua nei corridoi. Tutto come lo immaginavamo.
INGLESE
Annalisa è stata la bravissima insegnante messa a disposizione dal centro inlingua Verona. Ogni mattina ci siamo trovati in un’aula della Mater Academy e, seduti in cerchio, ci siamo lanciati in discussioni divertenti utilizzando solo, e soltanto, la lingua del Paese che ci stava ospitando. Inutile dire che tenere in allenamento quanto già sapevamo e imparare quanto ancora non conoscevamo ci è servito per relazionarsi con gli studenti di una scuola in cui l’italiano risulta lingua sconosciuta.
L'HOTEL
L’Holiday Inn era a due passi dalla scuola. Due passi veri! Alcuni di noi vedevano dalla propria finestra il campo da football. E ogni mattina attraversavamo una semplice strada per raggiungere la palestra. Talmente comodo che ci andavamo in ciabatte. E sempre in ciabatte tornavamo per poi buttarci direttamente in piscina. Il modo migliore per rilassare muscoli stanchi e per procurarci un surplus di felicità.
MIAMI BEACH
Una spiaggia fantastica con un mare meraviglioso. E caldissimo. Non siamo riusciti a stare sulla sabbia neppure un minuto: sempre in acqua! Con il pallone in mano ma anche senza far nulla, scherzando e prendendoci in giro. Ci siamo stati il primo giorno quando faticavamo a rivolgerci la parola. Ci siamo tornati l’ultimo giorno e ci siamo ritrovati fratelli. Sapevamo ogni cosa di ognuno di noi. Una sensazione strana e commovente. Eravamo una squadra.
EVERGLADES
Una volta nella vita si dovrebbero vedere gli alligatori dal vivo. Siamo saliti a bordo di un air-boat e abbiamo volato sopra una distesa di acqua ed erba in uno spazio infinito. E in questo specchio senza confine si sono palesati timidamente parecchi lucertoloni preistorici che sono lì da sempre e che sono i veri padroni di un parco naturalistico vasto come la Lombardia. Un’esperienza unica, esaltante. Se poi aggiungete che siamo arrivati lì con il classico school bus giallo...beh, si può dire che il divertimento è stato completo.
IL MARLINS PARK
A noi piace il basket. Parecchio. Ma nel periodo del camp il campionato NBA è fermo. E così siamo andati a vedere i Marlins, la squadra di baseball di Miami che gioca in uno stadio immenso (il Marlins Park appunto) e modernissimo. La partita sembra essere l’ultimo dei problemi per i tifosi presenti. Ci sono talmente tante attività da fare dentro l’impianto che ci è sembrato di essere in un parco di divertimenti. Fantastico! E il baseball non è neppure male.
I NOSTRI ACCOMPAGNATORI
Francesco e Andrea, poliziotto buono e poliziotto cattivo. Ma solo sulla carta. In realtà buonissimi tutti e due. E parecchio simpatici. Entrambi malati di basket e se Andrea è quello che ha messo in piedi una macchina organizzativa perfetta, Francesco ha tenuto sempre altissimo il morale. Senza grandi difficoltà. Perché, onestamente, ci siamo veramente divertiti. Anche grazie a loro due.